martedì 21 settembre 2010
Pensieri Notturni
mercoledì 8 settembre 2010
I-Day Festival 2010....un sogno diventato realtà
Questa anche se di scarsa qualità è una foto scattata da me quando ero vicinissimo al palco...sono state stimate quasi 30.000 persone...E' stato un inferno ma ne è valsa la pena vedere dal vivo:
sabato 10 luglio 2010
Parola di ministri!
giovedì 17 giugno 2010
Sorry!
domenica 23 maggio 2010
Treblete!!!!
La squadra nerazzurra di Milano è riuscita ad entrare nella storia del calcio europeo, essendo la prima squadra Italiana ad ottenere nella stessa stagione la "Treblete" ovvero la vittoria nello stesso anno di tutti i trofei conquistabili: Scudetto, Coppa Italia e Champions League. Ieri sera dopo 45 anni nello stadio che vide trionfare l'Italia guarda caso sulla Germania nel 1982, l'Inter di Massimo Moratti ha conquistato la sua terza Champions League. Serata che rimarrà nei ricordi del popolo nerazzuro per lunghissimo tempo come d'altronde tutto l'annata 2009/2010 ricca di successi e soddisfazioni. Unica nota dolente sarà l'addio di Jose Mourinho ormai confermato anche dallo stesso presidente Moratti, lo specialone è entrato di prepotenza nella storia interista e i tifosi stravedono per lui visto quasi come un Dio, perchè in 2 anni è riuscito a trasformare una squadra assolutamente priva di una mentalità europea e a renderla vincente.Annata nel segno di Mourinho, di Moratti ma soprattutto di Diego Milito, il principe divenuto il giocatore più decisivo dei nerazzurri capace di segnare goal pesantissimi infatti su tutte le vittorie dell'Inter c'è il suo zampino; contro la Roma in finale di Coppa Italia, contro il Siena nel rush finale per lo scudetto e infine i più importanti di tutti quelli rifilati ieri sera al Bayern Monaco. Annata strepitosa per tutto l'ambiente interista che ora avrà bisogno di un nuovo progetto da affiancare al nome nuovo per la panchina. Dopo i 5 scudetti consecutivi, finalmente anche in Europa l'Inter ha mostrato la sua strapotenza vincendo contro le favoritissime del torneo (Chelsea e Barcellona), arrivando alla finale di Madrid vincendola. Tutto il tifo nerazzurro spera che finalmente si apri un ciclo duraturo e vincente per rimpiazzare tutte le delusioni patite negli ultimi 15 anni prima di calciopoli. Quindi vedremo se l'Inter dell'anno prossimo non più affiancata dal suo guru portoghese riuscirà a difendere tutto ciò che quest'anno ha conquistato e se riuscirà a eguagliare il record del Barcellona portando a casa tutti i 6 trofei conquistabili in un anno solare...
giovedì 20 maggio 2010
Disastri Ecologici
venerdì 14 maggio 2010
Twitterremoto
Baco sconquassa Twitter
Twitter, il social network minimalista con 100 milioni di utenti che concentrano i momenti della propria esistenza in 140 caratteri, ha rivelato nei giorni scorsi un buco di programmazione di dimensioni epiche. Chiunque digitasse semplicemente la parola"accept" seguita dal nome di un utente Twitter obbligava quell'utente a diventare suo seguace (follower) e quindi a ricevere tutti i suoi messaggi.
Una manna per gli spammer, che avrebbero potuto approfittarne per mandare messaggi Twitter a migliaia di vittime. Per fortuna la falla è stata turata rapidamente, ma non prima che vari burloni la sfruttassero per far arrivare i propri messaggi alle celebrità, come il popolarissimo condutture comico statunitense Conan O'Brien o Oprah Winfrey o Ashton Kutcher.
Secondo Gizmodo, la falla era stata scoperta per caso da Bilo31, un utente turco di Twitter, al quale piace una band che si chiama appunto Accept. Aveva scritto su Twitter "Accept pwnz" (intraducibile espressione gergale di apprezzamento) e si è accorto che invece di veder comparire il proprio profondissimo messaggio, Twitter gli aveva risposto che l'utente Pwnz era diventato suo seguace. Lo ha detto alla sua ragazza e insieme hanno cominciato fare la cosa più logica in una situazione del genere: mandare messaggi alle celebrità presenti su Twitter.
Poi hanno commesso l'errore di raccontare del baco sul loro blog, e la notizia è esplosa in Rete, arrivando a Gizmodo, che poco responsabilmente l'ha pubblicata invece di avvisare i gestori di Twitter. La pubblicazione ha seminato il caos per alcune ore, obbligando ad azzerare temporaneamente tutti i conteggi di tutti i seguaci. La falla è stata risolta e i conteggi sono stati più o meno ripristinati, ma gli utenti che sono stati obbligati a forza a diventare seguaci di altri continuano ad essere elencati.
Il baco straordinario, sfruttabile senza alcuna competenza informatica, deriva dal fatto che Twitter ha dei comandi testuali, come follow (per iscriversi ai messaggi di un utente) o stats (per visualizzare le proprie statistiche di utilizzo). Questi comandi sono pubblicamente documentati; la parola accept era semplicemente un altro comando, ma di quelli non documentati.
La vicenda ha ovviamente causato scompiglio e confusione pur nella sua breve durata, ma è soprattutto una dimostrazione di cattiva programmazione da parte di chi ha in mano cento milioni di utenti e del fatto che la security through obscurity, ossia la sicurezza ottenuta mediante la segretezza anziché la buona programmazione ("Sì, c'è un baco grosso come una casa, ma non diciamolo in giro e nessuno lo scoprirà"), è un mito che resiste e continua a fare danni.
giovedì 13 maggio 2010
La giustizia Italiana.......
Questo è il video che tratta su come le nostre forze dell'ordine agiscano su poveri innocenti, in tal caso su Stefano Gugliotta, pestato a sangue nel post partita della finale di coppa Italia Roma-Inter. Il ragazzo tutt'ora inspiegabilmente, è stato pestato e poi arrestato, forse per uno scambio di persona, ancora non si sa, o forse per crudeltà pura (la cosa che fa sorridere che Gugliotta è pure tifoso laziale). Ora ce poco da riflettere le immagini parlano da se e inoltre ormai è ben risaputo di quanto la giustizia italiana faccia schifo. Basta ascoltare il telegiornale e sentire che un pluricondannato per stupro, stalking ecc... (condannato ben 26 volte) si aggiri libero per la città a compiere il suo 27° crimine, e non qualcosa di banale, bensì tentato omicidio!! Infatti l'uomo precedentemente indicato ha appiccato del fuoco sulle gambe di una povera signora che esso voleva stuprare. Ora basti pensare che quel tizio fino a pochi giorni fa(prima di commettere un nuovo crimine) era in libertà e un povero ragazzo venga pestato violentemente, e non da un uomo solo, bensì da sette, senza aver fatto assolutamente niente e ribadisco niente di male!!! Vergogna!!
domenica 9 maggio 2010
In arrivo l'iPad!
sabato 8 maggio 2010
Teleratti 2010
giovedì 6 maggio 2010
Tyrannybook
mercoledì 5 maggio 2010
Nucleare in Italia: niente panico(moriremo tutti)
martedì 4 maggio 2010
Vecchietti?? Mica tanto!!
Quelli amatissimi "nonnetti rock" degli AC/DC proprio non hanno nessuna voglia di andare in pensione, e fanno assolutamente bene! Con l'uscita dell'attesissimo film "Iron Man 2" il gruppo Australiano e tornato alla ribalta pubblicando il greatest hits "AC/DC: Iron Man 2" che contiene 15 classici della rock-band tra cui super-hits come "Back In Black", "Thunderstruck" e "Highway To Hell". Come promozione del nuovo album sono stati pubblicati 2 video: "Shoot To Thrill" e "Highway To Hell" girati entrambi dal vivo e ovviamente oltre all'esibizione live i video saranno accompagnati da varii spezzoni del film. Il nuovo lavoro degli AC/DC è uscito in 4 versioni: il Cd standard, l'accoppiata Cd+Dvd della durata di 50 minuti e un piccoli libricino di 32 pagine, un doppio vinile e infine per i veri appassionati il Cd della colonna sonora sarà accompagnato dalla ristampa del fumetto che vide nascere il protagonista del film "The Invincible Iron Man" del 1968. I Rocker australiani non sono ancora stanchi di suonare e dopo il "Black Ice" tour del 2009 sono pronti a ripartire in tutto il mondo per far impazzire le folle con i loro sound rock e sofisticati allo stesso tempo. Ormai siamo nell'epoca della musica commerciale dove più che la qualità del suono sono richieste le qualità fisiche del cantante o della band, quindi non conta come sai suonare uno strumento conta l'immagine che hai, la tua bellezza. Per fortuna che oltre alle ragazzine che si strappano i capelli per i vari idoli di oggi, ci sono i vecchi fan della vera musica, del rock, accompagnati dai giovani che si avvicinano a quella stessa musica, che ascoltano i vari Led Zeppelin, Deep Purple, Beatles e tantissimi altri gruppi che hanno fatto la storia della musica (ovviamente senza tralasciare gli stessi AC/DC). Non resta che rendere omaggio a questi "nonnetti" che non sono ancora stanchi di fare vera musica!
L'Arte è ovunque
lunedì 3 maggio 2010
Franz Ferdinans vs McDonald
Qualche giorno fa leggevo su internet della piccola vittoria di Alex Kapranos front-man dei Franz Ferdinand contro il McDonald. In se per se è una piccola sciocchezza però possiamo notare che sulla terra esistono ancora uomini pieni di valori che non si piegano alla società moderna basata unicamente sul profitto. In poche parole la "Epic" etichetta di proprietà della "Sony" che provvede allo smerciamento del materiale della band scozzese aveva ceduto un brano al sito "Late Night McDonald" senza chiedere consiglio ai componenti del gruppo. Il leader Alex Kapranos appresa la notizia è andato su tutte le furie insultando ferocemente dal suo account Twitter la sua etichetta, il sito stesso ecc... Purtroppo Alex è stato definito come tipo irascibile però io lo vedo come un uomo da ammirare anche se "forse" e sottolineo "forse" ha esagerato con gli insulti ma giustamente è andato in paranoia solamente sentendo il suo nome e quello della sua band accostato a una catena industriale che sicuramente possiamo dire che non rappresenta proprio i migliori valori. Oltretutto Kapranos è un appassionato di vera cucina infatti gestisce una rubrica culinaria personale "Sound Bites" sul "The Guardian". I nostri eroi scozzesi sono riusciti a vincere la loro piccola battaglia infatti il sito è off-line e della canzone non c'è nemmeno traccia. Tornando alla semplice informazione dopo il caos scaturito dalla battaglia contro McDonald, Kapranos ha annunciato che ci sarà un seguito a "Tonight...Franz Ferdinad", infatti la band scozzese è tornata in studio dopo la partecipazione alla colonna sonora del film "Alice In Wonderland" con la canzone "The Lobster Quadrille". Tutti i fan aspettano con ansia il 4° lavoro della band (forse una tra un miliardo) che non affossa i propri principi per qualche spicciolo in più.....
Senza Pudore!
Però le donne normali che lavorano dopo il parto sono costrette a stare a casa.
Lo giudico un privilegio.
Un privilegio? Non è un diritto?
Una donna normale deve certo dotarsi di una buona dose di ottimismo, per lei è più difficile, lo so; so che è complicato conciliare il lavoro con la maternità, ma penso che siano poche quelle che possono davvero permettersi di stare a casa per mesi. Bisogna accettare di fare sacrifici.
Questo è un estratto dell'intervista che ha fatto tanto scalpore del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini. La nostra cara ministra ha criticato tutte quelle mamme che stanno a casa dopo la maternità (avendone pienamente diritto), giudicando tale diritto un "privilegio". Moltissimi Italiani si sono indignati al solo sentire pronunciare queste assurde baggianate, dette da una che guadagna 12.000 euro al mese (che non sono bruscolini). Giustamente una come lei è tornato subito al lavoro dopo la gravidanza ma ciò non vuol dire che tutti abbiano i mezzi per farlo!! Ognuno ha i suoi problemi e se esiste una legge che permette ad una neo-mamma di starsene a casa per accudire il proprio bambino è giusto che essa lo faccia perché è un suo diritto non un suo privilegio! Chissà se la nostra ministra guadagnasse 1000 euro o anche meno, se arriverebbe a stento a fine mese avrebbe coraggio di pronunciare quelle parole. Certamente l'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro ma lo Stato offre ai cittadini alcuni diritti(pochissimi) ed è giusto che il cittadino sfrutti quei pochi diritti che ha, perché le nostre amate mamme sono cittadine Italiane, pagano le tasse, rispettano la legge quindi seguendo la politica del "do ut des", tutte le mamme esistente sul suolo Italiano hanno il sacrosanto diritto di avere il permesso di maternità e venire ugualmente pagate, e a nessun ministro sulla faccia della Terra può solamente venire in mente il pensiero che la maternità pagata sia un privilegio! Forse se i signori che affollano Montecitorio, parlamenti, camere ecc... si abbassassero lo stipendio e magari rinuncerebbero ai loro PRIVILEGI e non diritti (medici,barbieri,auto e tantissime altre cose gratis..) questo paese non andrebbe a rotoli. Quindi al nostro caro ministro Gelmini chiediamo di farsi gli affari suoi e se lei è una super-mamma non interessa a nessuno!
venerdì 30 aprile 2010
Un Nobel per.....Internet!
giovedì 29 aprile 2010
Inter in Finale!!!!
Dopo ben 38 anni L'Internazionale di Milano è riuscita a qualificarsi alla finale di Champions League, prevista a Madrid il 22 Maggio. Una gioia immensa provata da tutto l'ambiente nerazzuro al fischio finale al "Camp Nou" dopo 96 minuti di agonia pura di giocatori, tecnico, tifosi ecc...Una finale meritatamente raggiunta dai giocatori allenati da Jose Mourinho, che dopo un inzio altalenante nella massima competizione europea(parecchie sono state le diffoltà nel girone eliminatorio), dagli ottavi di finale in poi hanno instaurato una marcia devastante eliminando il favoritissimo Chelsea di Carletto Ancelotti,vincendo anche a Stamford Bridge, l'onesto CSKA di Mosca e infine lo schiacciasassi del calcio moderno, la squadra che nello scorso anno solare ha collezionato ben 6 trofei cioè tutto quello che era possibile vincere, infatti per poter battere un simile record ci sarebbe bisogno dell'invenzione di una nuova coppa. Un piccolo appunto sulla squadra catalana, a mio parere bisognerebbe strappare dalla maglia lo sponsor dell'unicef, perchè sono stati tutt'altro che corretti e il loro super proclamato fair-play si è eclissato nel nulla! Dalle magliette di Sabato scorso associate alle dichiarazioni al veleno di Piquet si è arrivato al momento forse più deplorevole della cosidetta "remuntado" cioè quando hanno tentato di impedire la festa nerazzurra azionando gli idranti, una vera e propria caduta di stile dell squadra e dell'ambiente catalano. Ritornando ai nerazzurri dagli ottavi gli uomini di Mou hanno collezionato 5 vittorie consecutive e una sconfitta quella di ieri sera, definita dal tecnico come la più bella sconfitta in tutta la sua carriera di allenatore. Il portoghese nonostante i suoi atteggiamenti non graditi a molti è entrato di prepotenza nella storia nerazzura, diventando l'idolo di tutti i tifosi dell'Inter. Il tecnico è riuscito nell'impresa di cambiare la mentalità ormai anti-europea della squadra che a parte la parentesi del 2003 con il derby-semifinale con il Milan ha ottenuto risultati più che deludenti nel massimo teatro del calcio europeo. Ora manca un ultimo sforzo per regalare ad una piazza intera una coppa che manca dalla bacheca nerazzurra dall'ormai sbiadito 1965. Tutti i tifosi stanno sognando la tripletta degli uomini di Mourinho in corsa su ben 3 fronti Campionato, Champions e Coppa Italia. Nel giro di un mese sapremo se la corazzata sarà riuscita nel "Treble" oppure in un "Double" o forse anche nel temutissimo "Zeru Tituli" coniato l'anno scorso come sfottò per Milan e Juve dal portoghese. Appuntamento per il 22 Maggio (prima finale della storia a essere giocata di Sabato) allo stadio "Bernabeu" di Madrid, vedremo se i ragazzi di Mourinho entreranno nella storia oppure se l'ambitissima coppa rimarrà solo un sogno (e non un ossessione).
mercoledì 28 aprile 2010
Art Tatum : il Dio del pianoforte
Art Tatum non è un pianista jazz ma il "pianista jazz" e per dirla come Fats Weller è il "Dio del pianoforte".
Innanzitutto dobbiamo inquadrarlo nel periodo storico, siamo nella prima metà del secolo scorso, nel vivo del fermento jazz statunitense. Autodidatta, riuscì a raggiungere un livello di perfezione tecnica stupefacente.
Pensate che per il pianista e compositore russo Rachmaninov, Art Tatum era il miglior pianista vivente.
Vi invito ad ascoltarlo soprattutto per le sue linee melodiche e per le improvvisazioni, mai eccessive, senza uscire troppo dalla melodia del brano, un jazz di facile ascolto nonostante la sua tecnica eccelsa e secondo me questa è la sua vera bravura, far arrivare il jazz anche alle orecchie di un pubblico abituato ad ascoltare tutt'altro genere.
Se amate il pianoforte provate ad avvicinarvi al suo mondo.
Vi consiglio come approccio l'antologia "The complete Capitol Recordings", e soffermatevi ad ascoltare la sua interpretazione dello standard "Tea for two"
martedì 27 aprile 2010
Idol Gives Back
La cantante RnB Mary J.Blige ha fatto rivivere un pezzo storico dei Led Zeppelin forse il più bello "Stairway To Heaven" tratto dall'album Led Zeppelin IV. La canzone è tutt'ora una delle più richieste dalle emittenti radio statunitensi . La cantante nativa di New York ha riunito i migliori musicisti per riproporre al grande pubblico la mitica ballata rock dei Led Zeppelin. Travis Barker alla batteria, Steva Vai e Orianthi (la chitarrista di Micheal Jackson, fortissima) alle chitarre , Randy Jackson al basso e come produttore e ovviamente Mary J.Blige alla voce. Questi sono i fantastici 5 che hanno fatto rivivere questa splendida canzone, che sarà anche inserita nell'album della cantante "Stronger". Il video che ho inserito nel post, è l'esibizione che gli artisti hanno fatto ad American Idol!! Strepitosi!!
Scettiche allegre sbugiardano religioso iraniano.
Qualche giorno fa Hojatoleslam Kazem Sediqi, il religioso che dirige le preghiere del venerdì a Teheran, ha dichiarato che i terremoti sono causati dalle donne promiscue e da quelle che vestono in modo non modesto, corrompendo i giovani e diffondendo l'adulterio, che aumenta appunto gli eventi sismici.
Dato che quest'affermazione religiosa parla di effetti fisici concreti, la si può sottoporre a verifica e fare scienza divertente. È quello che ha fatto una studentessa della Purdue University, Jennifer McCreight, avviando una campagna su Facebook denominata Boobquake (che potrei tradurre come "Scossa tetturica"). La campagna ha invitato le donne di tutto il mondo a vestirsi "in modo non modesto" e in generale a mostrare un po' più del solito le proprie grazie il 26 aprile scorso, "per accogliere il presunto potere soprannaturale del loro seno".
L'iniziativa ha avuto circa 154.000 aderenti, comprese alcune donne americane di origine iraniana. Ieri, in occasione dell'anniversario della nascita di Charles Richter (quello dell'omonima scala), è stato condotto l'esperimento, che ha dato un esito molto interessante. Infatti ieri s'è verificato un terremoto di magnitudo 6.9 a Taiwan, alle 11 ora locale.
Vuol dire che l'esposizione delle scollature ha davvero effetti sismici? Possiamo controllare i terremoti vestendoci in modo castigato? Possiamo devastare le nazioni nemiche invadendole con valchirie pettorute che si espongano in atteggiamenti promiscui? No, perché in media nel mondo avvengono 134 terremoti di magnitudo 6-6.9 ogni anno. Uno ogni tre giorni o giù di lì. E non si capisce perché le divinità dovrebbero prendersela con Taiwan, che di certo non è stato l'epicentro dell'iniziativa. Oltretutto il terremoto non ha causato danni, a differenza di quelli che hanno colpito l'Iran nei mesi e anni scorsi.
Il Boobquake è una forma di protesta geniale: prende per i fondelli le ossessioni di chi, di fronte alle grazie fisiche altrui, si trova con un inconfessabile terremoto nei pantaloni. In nome della scienza, naturalmente, saranno necessari numerosi altri esperimenti di controllo, con grande entusiasmo della popolazione tutta. L'unico mio rammarico è di non avere l'equipaggiamento adatto per partecipare personalmente all'iniziativa.
lunedì 26 aprile 2010
1° Maggio 2010
Quant'è bello il colore delle parole,
e che festa diventa un foglietto,
un pezzo di carta -
non importa se è stracciato
e poi riattaccato -
e se è tutto ingiallito
per la vecchiaia,
che fa?
che te ne importa?
Diventa una festa,
se le parole
che porta scritte
sono state scelte
secondo il colore delle parole.
Tu leggi
E vedi il blu
Vedi il celeste
Vedi il rossiccio
Il verde
Il paonazzo,
ti viene sotto gli occhi l'amaranto
se chi ha scelto
conosceva
la faccia
la voce
e gli occhi di un tramonto.
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole.
E che succede?
Una confusione
di migliaia di parole,
tutte uguali
e dello stesso colore:
grigio scuro.
Non senti il mare,
eppure il mare parla,
dice.
Non parla il cielo,
eppure il cielo è parlatore.
La fontana inaridisce.
Il vento muore.
Se sbatte un balcone,
non lo senti.
Il freddo si confonde con il calore
e la gente parla come fosse muta.
E questo è il problema:
nemmeno un pittore
può scegliere il colore delle parole.
Da questa poesia di Eduardo De Filippo prende spunto l'edizione numero 21 del concerto del 1°Maggio che annualmente si svolge a piazza San Giovanni a Roma. Quest'anno la manifestazione avrà ben 2 novità considerevoli. Innanzitutto dopo 20 edizioni quest'anno sarà la prima volta in cui sarà una donna la conduttrice dell'evento, infatti condurrà la manifestazione Sabrina Impacciatore, attrice,comica e imitatrice. La seconda novità sarà l'esibizione di un'orchestra sinfonica composta da ben 70 elementi, a questa orchestra sarà affidata l'apertura serale e c'è molto curiosità su come si inseriranno all'interno del contesto del concerto. La line-up è di tutto rispetto anche se rispetto allo scorso anno c'è molta differenza. L'head-liner della serata non sarà Irene Grandi come precedentemente annunciato ma bensì Vinicio Capossela, cantautore e polistrumentista. Il nome forte come il Vasco Rossi dello scorso anno non c'è stato (almeno per ora), certamente Capossela è un musicista di tutto rispetto ma ovviamente non è un nome che attira le masse come Vasco. Oltre al cantautore di origine irpina si esibiranno sul palco Simone Cristicchi, Roy Paci e gli Aretuska, Carmen Consoli, Samuele Bersani, Nina Zilli i Bad Spencer Blues Explosion i Baustelle e tanti altri ancora... Come artista internazionale canterà Paolo Nutini forse più che internazionale forse dovremo dire semi-internazionale perchè il cantante scozzese ha origini italiane (come si evince anche dal nome). Oltra alle 2 novità precedentemente elencate, bisogna segnalare l'uscita del Dvd sulla passata edizione a evidenziare l'enorme successo del 2009, forse il punto di non-ritorno di questa manifestazione. Anche quest'anno ad aprire la manifestazione sarà il gruppo vincitore del contest "1°Maggio tutto l'anno" e come sempre la diretta televisiva sarà affidata a Rai 3 a partire dalle 16.00. Buon divertimento!
domenica 25 aprile 2010
25 Aprile
sabato 24 aprile 2010
Il treno ha fischiato...
"Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo.
Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via:
Frenesia, frenesia.
Encefalite.
Infiammazione della membrana.
Febbre cerebrale .
E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo così contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gaio azzurro della mattinata invernale.
Morrà? Impazzirà?
Mah!
Morire, pare di no...
Ma che dice? che dice?
Sempre la stessa cosa. Farnetica...
Povero Belluca!
*E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell'infelice viveva da tant'anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso.
*Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s'era fieramente ribellato al suo capo ufficio, e che poi, all'aspra riprensione di questo, per poco non gli s'era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse d'una vera e propria alienazione mentale.
Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare.
*Circoscritto... sì, chi l'aveva definito così? Uno dei suoi compagni d'ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz'altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d'un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi.
Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza pietà, cosi per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po', a fargli almeno drizzare un po' le orecchie abbattute, se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! S'era prese le frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero, o meglio, come se non le sentisse più, avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte.
Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto d'una improvvisa alienazione mentale.
*Tanto più che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il capo ufficio. Già s'era presentato, la mattina, con un'aria insolita, nuova; e cosa veramente enorme, paragonabile, che so? al crollo d'una montagna era venuto con più di mezz'ora di ritardo.
Pareva che il viso, tutt'a un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti, e gli si fosse scoperto, spalancato d'improvviso all'intorno lo spettacolo della vita. Pareva che gli orecchi tutt'a un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni non avvertiti mai.
Così ilare, d'una ilarità vaga e piena di stordimento, s'era presentato all'ufficio. E, tutto il giorno, non aveva combinato niente.
La sera, il capo ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte:
E come mai? Che hai combinato tutt'oggi?
Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani.
Che significa? aveva allora esclamato il capo ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. Ohé, Belluca!
Niente, aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. Il treno, signor Cavaliere.
Il treno? Che treno?
- Ha fischiato.
Ma che diavolo dici?
Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare...
Il treno?
Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa in un attimo, signor Cavaliere!
Gli altri impiegati, alle grida del capo ufficio imbestialito, erano entrati nella stanza e, sentendo parlare così Belluca, giù risate da pazzi.
Allora il capo ufficio che quella sera doveva essere il malumore urtato da quelle risate, era montato su tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli.
Se non che, questa volta, la vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, s'era ribellata, aveva inveito, gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato, e che, perdio, ora non più, ora ch'egli aveva sentito fischiare il treno, non poteva più, non voleva più esser trattato a quel modo.
Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato all'ospizio dei matti.
*Seguitava ancora, qua, a parlare di quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, come lontano, nella notte; accorato. E, subito dopo, soggiungeva:
Si parte, si parte... Signori, per dove? per dove?
E guardava tutti con occhi che non erano più i suoi. Quegli occhi, di solito cupi, senza lustro, aggrottati, ora gli ridevano lucidissimi, come quelli d'un bambino o d'un uomo felice; e frasi senza costrutto gli uscivano dalle labbra. Cose inaudite; espressioni poetiche, immaginose, bislacche, che tanto più stupivano, in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come, per qual prodigio, fiorissero in bocca a lui, cioè a uno che finora non s'era mai occupato d'altro che di cifre e registri e cataloghi, rimanendo come cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora parlava di azzurre fronti di montagne nevose, levate al cielo; parlava di viscidi cetacei che, voluminosi, sul fondo dei mari, con la coda facevan la virgola. Cose, ripeto, inaudite.
*Chi venne a riferirmele insieme con la notizia dell'improvvisa alienazione mentale rimase però sconcertato, non notando in me, non che meraviglia, ma neppur una lieve sorpresa.
Difatti io accolsi in silenzio la notizia.
E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai il capo, con gli angoli della bocca contratti in giù, amaramente, e dissi:
Belluca, signori, non è impazzito. State sicuri che non è impazzito. Qualche cosa dev'essergli accaduta; ma naturalissima. Nessuno se la può spiegare, perché nessuno sa bene come quest'uomo ha vissuto finora. Io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente, appena l'avrò veduto e avrò parlato con lui.
*Cammin facendo verso l'ospizio ove il poverino era stato ricoverato, seguitai a riflettere per conto mio:
"A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto, cioè una vita "impossibile", la cosa più ovvia, I'incidente più comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, d'un ciottolo per via, possono produrre effetti straordinarii, di cui nessuno si può dar la spiegazione, se non pensa appunto che la vita di quell'uomo è "impossibile". Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale; ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro.
Una coda naturalissima. ''
*Non avevo veduto mai un uomo vivere come Belluca.
Ero suo vicino di casa, e non io soltanto, ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me come mai quell'uomo potesse resistere in quelle condizioni di vita.
Aveva con sé tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: queste due, vecchissime, per cataratta; I'altra, la moglie, senza cataratta, cieca fissa; palpebre murate.
Tutt'e tre volevano esser servite. Strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva. Le due figliuole vedove, raccolte in casa dopo la morte dei mariti, l'una con quattro, l'altra con tre figliuoli, non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse; se mai, porgevano qualche ajuto alla madre soltanto.
Con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva Belluca dar da mangiare a tutte quelle bocche? Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava tra gli strilli indiavolati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi, tutt'e dodici, non trovavan posto nei tre soli letti della casa.
Letti ampii, matrimoniali; ma tre.
Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi, perché qualcuno dei ragazzi, al bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche, che dormivano in un letto a parte, e che ogni sera litigavano anch'esse tra loro, perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava quando veniva la sua volta.
Alla fine, si faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte, finché la penna non gli cadeva di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé.
Andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno di piombo, da cui ogni mattina si levava a stento, più intontito che mai.
Ebbene, signori: a Belluca, in queste condizioni, era accaduto un fatto naturalissimo.
*Quando andai a trovarlo all'ospizio, me lo raccontò lui stesso, per filo e per segno. Era, sì, ancora esaltato un po', ma naturalissimamente, per ciò che gli era accaduto. Rideva dei medici e degli infermieri e di tutti i suoi colleghi, che lo credevano impazzito.
Magari! diceva Magari!
Signori, Belluca, s'era dimenticato da tanti e tanti anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva.
Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza, assorto tutto il giorno nei conti del suo ufficio, senza mai un momento di respiro, come una bestia bendata, aggiogata alla stanga d'una nòria o d'un molino, sissignori, s'era dimenticato da anni e anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva.
Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio, forse per l'eccessiva stanchezza, insolitamente, non gli era riuscito d'addormentarsi subito. E, d'improvviso, nel silenzio profondo della notte, aveva sentito, da lontano, fischiare un treno.
Gli era parso che gli orecchi, dopo tant'anni, chi sa come, d'improvviso gli si fossero sturati.
Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d'un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s'era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tutt'intorno.
S'era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a quel treno che s'allontanava nella notte.
C'era, ah! c'era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c'era il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno s'avviava... Firenze, Bologna, Torino, Venezia... tante città, in cui egli da giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sì, sapeva la vita che vi si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentr'egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino. Non ci aveva pensato più! Il mondo s'era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell'arida, ispida angustia della sua computisteria... Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L'attimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo, e lui con l'immaginazione d'improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari... Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. C'erano, mentr'egli qua viveva questa vita " impossibile ", tanti e tanti milioni d'uomini sparsi su tutta la terra, che vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo ch'egli qua soffriva, c'erano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti... sì, sì, le vedeva, le vedeva, le vedeva cosi... c'erano gli oceani... Ie foreste...
E, dunque, lui ora che il mondo gli era rientrato nello spirito poteva in qualche modo consolarsi! Sì, levandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con l'immaginazione una boccata d'aria nel mondo.
Gli bastava!
Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. S'era ubriacato. Tutto il mondo, dentro d'un tratto: un cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva.
Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capo ufficio, e avrebbe ripreso come prima la sua computisteria. Soltanto il capo ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il passato: doveva concedergli che di tanto in tanto, tra una partita e l'altra da registrare, egli facesse una capatina, sì, in Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo:
Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato..."
venerdì 23 aprile 2010
Storia di un giovane onesto...
Oggi pomeriggio ho ricevuto su facebook un invito ad una pagina "ONORE A GIUSEPPE GATI'" mi sono iscritto a questa pagina e mi sono informato su chi fosse questo ragazzo..leggendo la sua storia sono rimasto impietrito su quanto faccia schifo il nostro paese e la nostra società. In poche parole Giuseppe ebbe i suoi minuti di notorietà alla presentazione di un libro di Vittorio Sgarbi eletto sindaco di Salemi una cittadina siciliana, durante il corso di questa presentazione attaccò Sgarbi dandogli del pregiudicato perchè il noto personaggio televisivo aveva diffamato Caselli e l'antimafia, infatti su youtube c'è anche il video di questa critica e il giovane Gatì fu preso d'assalto dalle forze dell'ordine. Circa un mese dopo quell'episodio il 31 Gennaio 2009 Giuseppe Gatì muore "accidentalmente" sul lavoro. Si pensa che sia morto folgorato perchè sbadatamente aveva camminato su un cavo elettrico scoperto senza accorgersene. Ovviamente fu aperta un inchiesta ma come al solito non si risolse nulla ed è stata dichiarata morte accidentale. Certamente non si può accusare niente e nessuno senza prove ma certamente non si può non notare questo evento. Gatì era una persona onesta che amava la sua terra, la Sicilia, infatti aveva anche un blog intitolato "la mia terra la difendo" . Personalmente leggendo la storia di questo ragazzo morto in "circostanze non molto chiare" sono rimasto basito. La mafia, il governo, segretari,parlamentari ormai possiamo dire che sono la stessa cosa, infatti è raro vedere sprazzi di purezza in questo paese, e purtroppo quando ci sono vengono epurati immediatamente...Quindi non resta che rendere omaggio a questo ragazzo definito l'onore dei siciliani onesti!!
giovedì 22 aprile 2010
Anche il punk è arrivato a Broadway!
Ebbene sì, martedi 20 Aprile il musical "American Idiot" ha debuttato a Broadway riscuotendo molto successo. Non sembra vero che il punk abbia profanato il tempio sacro dei musical, ma addirittura si parla di un film basato sullo stesso musical sotto la produzione di Tom Hanks. Il musical come già detto prima si basa sull'album dei Green Day riprendendone soprattutto la musica e i personaggi. I protagonisti del musical sono tre: Willy, Tunny e Johnny ragazzi americani stanchi della società dell'American Idiot (George Bush) in cui vivono che decidono di fuggire. Tutto ruota attorno a Tommy il "Jesus Of Suburbia" che rappresenta il perfetto anti-eroe che cerca fortuna in città con la sua band, sperimenta la droga dopo aver conosciuto lo spacciatore "St.Jimmy" e si innamora di una ragazza la "Extraordinary Girl" che rimarrà senza nome. Dopo tutte le varie peripezie Tommy tornerà a casa con un pugno di mosche in mano e il ricordo della perduta amata "Whatersname".Oltre alle canzoni di "American Idiot" sono state anche usate alcune canzoni dell'ultimo album dei Green Day "21st Century Breakdown" tra le quali vi è un arrangiamento di "21 guns" cantata dal cast del musical e dai Green Day stessi. Il musical è stato realizzato sotto la supervisione di Michael Mayer regista di un altro musical di successo "Spring Awakening". Ovviamente questo musical vuole attaccare la politica dell'allora presidente Bush e la guerra in Iraq attraverso canzoni politicalmente scorrette come "Holiday" e "Wake Me Up When September Ends". Nonostante siano passati 5 anni dall'uscita di "American Idiot" e dopo l'abbuffata di premi ottenuti, quest'album continua a fare rumore attraverso questo musical e chissà in futuro anche dal film...